Bianche nuvole sorvolano il Venda e il Vendevolo |
Dopo giorni grigi e malinconici, è bastato riassaporare la stabilità di un tiepido sole "euganeo", perché l’umore tornasse propositivo e riapparisse la voglia di scrivere nuovi versi. Correvo il rischio, infatti, che l’apatico incedere di giorni spenti e pseudo – autunnali, mi assuefacesse a tal punto, da portarmi a una quasi totale indifferenza per la scrittura. Sapevo benissimo, però, che alla comparsa del primo raggio di sole, tutto questo avrebbe avuto un epilogo.
E così è stato. Stimolato dalla radiosa immagine di un limpido mattino di metà aprile e da un itinerario che srotolava in continuazione suggestive scenografie naturali, sentivo il cuore aprirsi alle folate primaverili di un’aria che m’infondeva nuove energie ispiratrici. Ne catturavo ogni singola goccia, depositandola in me, come preziosa stilla. Shakespeare una volta scrisse: “Anche in primavera fui da te lontano quando il leggiadro Aprile, tutto vestito a festa, suscitava in ogni cosa un tale brio di gioventù che rideva anche Saturno e con lui danzava.” E’una frase, questa, che calza a pennello con le sensazioni che provavo in quel momento; una sorta di sottile alchimia che racchiudeva gioia, amore, fantasia. Aprile: armonia di suggestioni, colori, profumi, suoni; mese incantato, in cui la natura annuncia il definitivo risveglio. Tutto si illumina, s’indora, diventa mito. Anche sui sentieri dei Colli Euganei; una magica atmosfera che assomiglia sempre più, al dolce sapore dell’estate.
ARIA D'APRILE
Soleggiate campagne
ebbre di calore,
riempiono l'aria intensa d'aprile
di vibranti profumi.
S'adagia il mio respiro
sulle ali tiepide del vento.
Vento di primavera
che cala improvviso
a scompigliar le verdi parrucche degli alberi
e i ridenti fiori nell'erba.
Un senso d'inevitabile abbandono
mi invade l'animo,
liberando lo sguardo
verso palpitanti confini.
Pompose nuvole attraversano con pigro incedere l'azzurro,
sciabordando l'intensa luce del mattino.
Sul monte solitario,
frammenti di preghiera
impregnano di silenzio
la sacra effigie di Beatrice.
Oh fragile fanciulla,
incarnata di beatitudine!
Pietra lucente
d'invocato Amore,
sulle nobili ferite dell'amata terra!
Dai vicini prati, giunge allegro un vociar di bimbi,
piccole note che lambiscono il cielo,
posandosi liete,
sul dorato pentagramma dell'infinito.
M.Guercini
Prati dorati |
Declivi prativi accompagnano lo sguardo verso i sinuosi profili dei Colli |
ARIA D'APRILE
Soleggiate campagne
ebbre di calore,
riempiono l'aria intensa d'aprile
di vibranti profumi.
S'adagia il mio respiro
sulle ali tiepide del vento.
Vento di primavera
che cala improvviso
a scompigliar le verdi parrucche degli alberi
e i ridenti fiori nell'erba.
Un senso d'inevitabile abbandono
mi invade l'animo,
liberando lo sguardo
verso palpitanti confini.
Pompose nuvole attraversano con pigro incedere l'azzurro,
sciabordando l'intensa luce del mattino.
Sul monte solitario,
frammenti di preghiera
impregnano di silenzio
la sacra effigie di Beatrice.
Oh fragile fanciulla,
incarnata di beatitudine!
Pietra lucente
d'invocato Amore,
sulle nobili ferite dell'amata terra!
Dai vicini prati, giunge allegro un vociar di bimbi,
piccole note che lambiscono il cielo,
posandosi liete,
sul dorato pentagramma dell'infinito.
M.Guercini
Splendidi Euganei |
Prati ingemmati di fiori |
Le sinuose sagome degli Euganei si stagliano nell'azzurro cielo d'aprile |
Armonia di primavera |
"È verde la pianura
al sole dell’aprile,
ha quella verde fiamma,
la vita che non pesa;
e l’anima pensa ad una farfalla
del mondo atlante e sogna."
(A.Machado)
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