L'ATTESA
L'incontrastato stupore della notte
accoglie il mio sguardo ancora perso
nell'abbrumata quiete di periferia.
Viaggio
accompagnato da una candida
incertezza che scivola via
lungo i vetri dell'auto.
La strada è un accenno d'esistenza, immersa nell'incostante spirale
di luminescenti lampioni.
Ondeggio
nel profondo oblio di nebbie
senza fine,
mentre l'animo mi guida
incontro a cieli pregni di stelle.
M'innalzo
come aquila sopra i limpidi pendii dei Colli,
restando aggrappato a un impaziente
desiderio di assoluta meraviglia
che mi sospinge verso un immaginario altrove.
Ascolto i battiti della notte svanire,
la voce fioca di luna e stelle
spegnersi nell'infinità celeste.
Ecco l'alba nascente
squarciare il velo all'orizzonte.
Palpitano le luci del lontano paese,
accarezzate da filamenti ovattati di nuvole;
dall'umida terra,
fiorisce l'odore buono della vita.
Un fremito mi pervade il corpo,
in attesa che il primo sole
E tu sei qui, riflessa nei miei occhi,
presente in ogni mio respiro,
nell'avvolgente aria del mattino
che ci abbraccia, portandoci con sé,
negli inviolati spazi di un sogno.
M. Guercini
La vibrante attesa di un'alba, dove tutto ancora è indefinito, lontano e lo sguardo si perde nell'oscuro vuoto dell'infinito. Il primo chiarore che taglia in due l'orizzonte. I suoni, i profumi, i colori di una vita che pian piano rinasce. L' emozione di sentire accanto una presenza amata e negli occhi, avere riflessa la sua immagine; volare con lei, negli inviolati spazi di un sogno.
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